L’arpa è sicuramente il più antico strumento musicale a corde che si conosca, il suo nome sembra derivare dal sassone antico e significa “pizzicare”,  ed è proprio pizzicando dolcemente e con maestria le sue 47 corde ben tese e parallele fra di loro, che si può riprodurre il suo soave quando unico suono.

Il suo timbro morbido e dolce, trasmette una sensazione avvolgente, come qualcosa di angelico, misterioso e quasi magico, in alcune antiche tradizioni, il suono dell’arpa era considerato come un lenitivo per l’anima, capace di annientare gli influssi negativi, il diavolo e le tentazioni.

Secondo alcuni studiosi sembra che le corde dell’arpa vibrino seguendo lo stesso principio delle corde vocali, ed è per questo motivo che il suo suono più di altri strumenti abbia il potere di entrare in risonanza con il nostro corpo, andando ad agire sul respiro e sul battito cardiaco, creando una piacevole sensazione di benessere.

L’arpaterapia proprio grazie agli elementi della musica favorisce il benessere psico-fisico di chi l’ascolta, provocando un senso di rilassamento che si ripercuote in maniera positiva, non solo sui vari stadi di ansia o di depressione, ma anche sul dolore acuto o cronico.

Ascoltare il suono dell’arpa, favorisce una maggior ossigenazione del sangue, che aiuta a gestire o ridurre meglio lo stress, è un antidoto del tutto naturale, migliorando in breve tempo la qualità generale della vita.

In particolare negli ospiti delle case residenziali assistite, si è riscontrato che favorisce un maggior recupero delle relazioni, il suono soave stimola i ricordi vissuti anche in coloro che manifestano gravi deficit cognitivi.

Durante l’ascolto molte sono le emozioni che vengono risvegliate e sollecitate, anche l’attenzione viene stimolata, proiettando il soggetto in un mondo magico e fiabesco. Per approfondire la tematica musicale, vi consigliamo il sito personale del sassofonista italiano Massimo Giacchetti: massimogiacchetti.com