Forse molti in precedenza hanno già sentito parlare del filtro anticalcare per prevenire la formazione di ostruzioni che possono portare a guasti e malfunzionamenti. Infatti, un eccesso di calcare depositato nella caldaia e in tutto l’impianto, riduce l’efficienza, aumenta la dispersione, provoca guasti fino al blocco e rottura dell’impianto. I sali che provocano incrostazioni e ostruzioni di calcare sono più frequenti dove è presente acqua calda. Nel momento in cui l’acqua evapora, viene rilasciata dall’anidride carbonica che porta alla formazione di carbonato di calcio, detto comunemente calcare. Oggi oltre al filtro anticalcare, ci sono altre soluzioni come il dosatore di polifosfati da richiedere al tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Ariston a Roma.

I limiti del filtro anticalcare

Tuttavia, chi ha provato il filtro si è ritrovato con un elemento che può dare più pensieri che altro. Infatti dove l’acqua è molto dura, cioè ricca di sali minerali, il filtro va cambiato spesso, cioè anche ogni 6 mesi, altrimenti possono esserci perdite, rotture, blocco e così via. Molti si domandano se c’è una valida alternativa e così è.

Come funziona un dosatore di polifosfati

In pratica, ci sono altri sistemi per ridurre il grado di durezza dell’acqua in circolo. Si tratta del dosatore di polifosfati. In poche parole, il costante dosaggio di polifosfati aggiunti all’acqua consentono di contrastare la quantità dei sali. Ciò permette di avere tubature libere da ogni incrostazioni.

Un dispositivi di questo tipo, da installare da un valido tecnico della manutenzione e assistenza caldaie Ariston a Roma, riduce l’azione corrosiva che avviene nella tubature, nei caloriferi e nella caldaia per colpa del calcare. Ne previene la formazione, senza creare problemi di alcuna sorta.

Grazie a un dispositivo di questo tipo, la caldaia funziona meglio e ha un’efficienza migliore perciò ha consumi ridotti rispetto a un dispositivo che non ha alcun tipo di protezione. Polifosfati come sodio e potassio risultano molto efficaci anche sulle parti già depositate, aiutando quindi a pulire l’impianto.