Il nostro scaldabagno ha un nemico giurato: il calcare. Questo non solo compromette il funzionamento delle lavatrici ma anche degli altri strumenti domestici. La formazione e la sedimentazione del calcare, causa il malfunzionamento dello scaldabagno, che si può notare quando l’acqua non si riscalda o fuoriesce troppo lentamente dal rubinetto. Se notiamo questi problemi quando accendiamo lo scaldabagno, possiamo contattare i tecnici specializzati di www.assistenzacaldaierinnaimilano.it
Scopriamo come fare per evitare che il calcare possa formarsi nello scaldabagno andando ad incidere in negativo sulle prestazioni ottimali di questo strumento connesso al nostro impianto di riscaldamento domestico.
Che cos’è il calcare e come si forma nello scaldabagno
Che cos’è esattamente il calcare? Lo sentiamo spesso nominare ma forse non abbiamo ben chiara la sua composizione. Si tratta nello specifico di una roccia sedimentata di calcite. Questa si deposita nelle tubature per cui arriva nello scaldabagno tramite il flusso di acqua corrente. L’acqua di conseguenza aumenta in durezza. La calcite permane nelle tubature e sedimenta nello scaldabagno trasformandosi in calcare.
Le incrostazioni si depositano sul termostato e sulla resistenza elettrica, per cui lo scaldabagno. perde la sua funzionalità ottimale, compromessa nelle prestazioni. Quindi l’acqua non si riscalda e il flusso esce lento dal rubinetto. Cerchiamo di capire quale sia la soluzione al problema del calcare nello scaldabagno.
La prevenzione
Come agire per evitare che le formazioni di calcare sedimentino nello strumento? Come risolvere? Certamente è necessario pensare in modo preventivo, facendo installare un filtro che rilasci nell’acqua delle particolari sostanze, dei polifosfati utili ad addolcirla, eliminandone la durezza. I polifosfati sono sali la cui azione inibisce la formazione e la sedimentazione di calcare nel serbatoio dello scaldabagno.
Contattando personale specializzato per far inserire questo filtro nell’oggetto, nell’acqua verranno rilasciati fosfati di sodio e di potassio, capaci di provocare una reazione chimica legandosi ad altre sostanze, i carbonati di calcio e di magnesio. Questi ultimi a loro volta si legheranno agli ioni, con un risultato finale che impedirà l’adesione del calcare alle superfici adiacenti. In questo modo, il nemico numero uno del nostro scaldabagno, il calcare, sarà sconfitto.